Le valli di Comacchio sono oggi una delle zone naturalistiche più visitate all’interno del Parco regionale del Delta del Po; la loro formazione è dovuta all’abbassamento del suolo e all’impaludimento del terreno tra le province di Ravenna e Ferrara.
Partendo dal centro storico di Comacchio è possibile effettuare una piacevole escursione in bicicletta, lunga all’incirca 7 chilometri ma assolutamente alla portata sia di grandi che di piccini. Le biciclette si possono noleggiare presso l ‘antica Manifattura dei Marinati, oggi sede del Museo dell’Anguilla, un museo da non perdere se si vuole conoscere il profondo legame dei Comacchiesi con i prodotti delle proprie acque.
Da qui, seguendo i cartelli del percorso naturalistico, si raggiungo le valli di Comacchio e si parte per un giro immersi nella natura, che si snoda tra canali, dossi, vasche, chiuse idrauliche e impianti di derivazione delle acque.
Tipici della zona sono i casoni di pesca, capanne fatte di pali, paglia e canne palustri, adibite a stazioni di pesca, dove è anche possibile incontrare gente intenta a grigliare il pesce appena pescato e far festa a suon di musica.
Lungo il percorso che va dal Casone Foce e arriva alla Torre Rossa, con un po’ di fortuna è possibile incontrare la numerosa colonia di fenicotteri rosa di Comacchio.
In questo punto però, rimangono sempre troppo lontani dalle sponde, quindi vi consiglio di portare un binocolo o un cannocchiale per osservarli.
In alternativa, presso il Bettolino di Foce, oggi completamente rinnovato e con un ristorante aperto tutto l’ anno, è possibile prenotare una delle visite guidate che potrete fare in motonave e che permettono di accedere in aree normalmente chiuse al pubblico.
Proseguendo lungo il percorso è possibile ammirare aironi, garzette e gabbiani che sono sempre presenti alle saline di Comacchio. Pedalando pedalando ecco che si arriva finalmente al mare.
A Porto Garibaldi vi basterà seguire tutto il lungomare e immediata arriverà la voglia di fermarvi per una sosta in spiaggia. Per il rientro potete scegliere se rifare lo stesso percorso naturalistico oppure passare dal lembo di terra opposto su di una chiatta con la bicicletta e rientrare verso Comacchio seguendo la pista ciclabile che costeggia la strada.
E quando arriverete a Comacchio troverete un piccolo gioiello soprannominata “la piccola Venezia” perché sorge su 13 isolotti.
Durante la primavera e l’estate, l’intricata rete di canali è solcata dalle batane, le tipiche barche di legno a fondo piatto che scorrono tranquille e silenziose lungo le calli.
Ci sono molti ponti, alcuni anche di notevoli dimensioni, come il Ponte Trepponti, il cui vero nome è Ponte Pallotta, risalente alla prima metà del 1600 e realizzato in pietra d’Istria, sicuramente uno dei più famosi e fotografati di tutto il mondo.
Comacchio è una città che vive sull’acqua: è affascinante vedere barchette e gondole ancorate lungo i canali e una sosta che non deve mancare è presso uno dei ristorantini tipici, magari costruito proprio sull’acqua, per gustare i tipici piatti locali.
E voi siete pronti a salire in bicicletta?