Le vacanze in Irlanda continuano alla volta delle Aran Island, dopo aver passato qualche giorno a Dublino e girato in lungo e in largo il Connemara, una delle zone più belle dal punto di vista paesaggistico dell’Irlanda, decidiamo di raggiungere le Aran Island e così all’aba di una giornata di metà agosto lasciamo l’auto nel parcheggio dell’ attracco del traghetto, nei pressi di Galway Bay e coperti come se dovessimo andare al Polo, salpiamo.
Sulla nave con noi, un discreto numero di persone, molti gruppi di ragazzi con zaini, chitarre e sacchi a pelo, e famiglie che vanno in gita, noi super coperti e molti ragazzini in pantaloncini e maniche corte…
Cielo e oceano neri, solo qualche squarcio tra le nubi che lascia passare qualche raggio di sole che rende i colori più intensi, l’aria è freddissima e durante il tragitto anche i più temerari si infilano felpe e cappucci.Finalmente arriviamo a Inis Mór, l’isola più popolata delle 3 che compongono le Aran Island, che conta circa la bellezza di 300 abitanti fissi, attrezzata con alcuni B&B tutti carini, ma qui non c’è il lusso, un ostello e un pub.
Il panorama dell’isola è decisamente particolare e suggestiva, la parte rivolta verso l’Irlanda si sviluppa al livello dell’oceano, mentre sale verso la costa ovest con magnifiche scogliere a picco sull’oceano aperto. Il cielo si è rasserenato e possiamo respirare a pieni polmoni l’aria dell’oceano aperto.Tra le diverse possibilità a disposizione su come girare l’isola decidiamo di noleggiare un paio di biciclette subito li al porto, lasciamo la borsa nella stanza che abbiamo affittato con vista sui muretti a secco e oceano e iniziamo a pedalare per raggiungere le scogliere dall’altra parte dell’isola. Si pedala tranquillamente e anche chi non è per nulla allenato come me riesce a godere del panorama insolito che si estende a perdita d’occhio.
In alternativa potete scegliere di utilizzare i mini bus che sono a messi a disposizione per i turisti o addirittura girare in calesse trainati da cavalli massicci e tranquilli
Diciamo che la decisione è abbastanza subordinata al clima del momento.
Il luogo di maggior interesse dell’isola, a parte ammirare questo paesaggio veramente incredibile, è il forte in pietra di Dún Aonghasa, che si trova sulla parte più alta della scogliera, a picco della costa sud-occidentale, è il forte in pietra più grande e conservato meglio, delle tre isole.
E’ un luogo incredibile e le immagini purtroppo possono solo raccontare in parte le sensazioni provate nel trovarsi in questo luogo così aspro e forte, in cui la natura mostra la sua potenza.
Cielo, terra e acqua si incontrano e scontrano e noi piccolissimi possiamo solo ammirare la forza della natura.Pedalando lungo i viottoli, avvistando foche e respirando a fondo questa atmosfera, quasi surreale, ci si sente in pace con il mondo intero.
L’isola è molto spartana in tutto, ma è il suo bello e parte del suo forte fascino e alla sera gli abitanti si ritrovano nell’unico pub a mangiarsi abbondanti porzioni di stufato fumante accompagnato dall’immancabile birra e televisore sintonizzato sul rugby.
L’indomani si riparte, ma godiamoci ancora un po’ quest’isola quasi primordiale.
Se volete qualche suggerimento per Dublino e il Connemara, li potete leggere qui e seguitemi nel prossimo articolo dove vi parlerò di Killarney National Park.