DI Alessia e Tiziana StanoCividale del Friuli, cittadina del Friuli Venezia Giulia al confine con la Slovenia, è attraversata dal fiume Natisone e unisce le caratteristiche del piccolo borgo con il raffinato spirito cittadino.
Le sue origini risalgono a Giulio Cesare, che le diede il nome di Forum Iulii – da cui prese il nome poi l’intera regione – ma raggiunse il culmine della propria importanza durante il regno longobardo, di cui fu la prima capitale in Italia.
Cividale è stata spesso in primo piano nella storia d’Italia e non solo. Prima fu sede del Patriarcato fino al 1222, successivamente territorio controllato dalla Repubblica di Venezia, poi dai francesi durante l’epoca napoleonica, e infine dall’Impero austro-ungarico; luogo di scontri cruciale durante la I Guerra Mondiale, in seguito alla disfatta di Caporetto e alla distruzione del famoso Ponte del Diavolo (poi ricostruito).
Cividale del Friuli è quindi una città per gli amanti dell’arte, della cultura e della storia, e proprio grazie alle importanti testimonianze artistiche, Cividale è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO come capofila del progetto Italia Langobardorum insieme ad altre 6 località italiane.
Il monumento simbolo della città è senza dubbio l’Oratorio di Santa Maria in Valle più comunemente conosciuto come Tempietto longobardo, in assoluto la più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell’epoca longobarda.
Il Duomo è un’altra tappa fondamentale con l’annesso Museo cristiano dove si possono ammirare l’Ara di Ratchis e il Battistero di Callisto dell’VIII secolo oltre a dipinti del Veronese.
Non meno importante il palazzo dei Provveditori veneti, probabilmente disegnato dal Palladio, e sede del Museo Archeologico nazionale che ospita reperti romani e importanti corredi funebri longobardi.
Recentemente è stato inaugurato il Centro internazionale Podrecca, un museo, probabilmente l’unico al mondo nel suo genere, dedicato alle marionette e al teatro di figura in voga nei primi anni del XX secolo.
Durante l’anno il centro storico ospita quasi tutte le settimane eventi culturali, sportivi o anche solo di natura enogastronomica.
Le rievocazioni storiche che si tengono a Cividale del Friuli sono la Messa dello Spadone, che avviene il 6 gennaio ed è seguita da un corteo medievale; e il Palio di San Donato, una rievocazione storica che riprende gli antichi festeggiamenti per il patrono in epoca medievale.
Il Palio occupa un weekend della seconda metà di agosto, e l’intera cittadina si traveste da borgo medievale, con tante botteghe artigiane come quelle dei tessitori e dei falegnami, taverne in cui si servono solo cibi presenti all’epoca (niente frico di patate, uno dei piatti tipici friulani, ma solo di zucca ad esempio), gli abitanti vestiti come nel XIV secolo, e i 5 borghi della città che si sfidano con gare di tiro con l’arco e con la balestra.
Altri momenti topici a Cividale durante il corso dell’anno sono la rievocazione di un antico gioco pasquale, il Trûc, che da oltre un secolo si svolge esclusivamente nelle piazze cittadine; in questo gioco, per bambini ma non solo, si gareggia con le uova sode in un caratteristico catino di sabbia. E infine c’è il Mittelfest, un’intera settimana di luglio dedicata a spettacoli di musica, danza e teatro a cui hanno partecipato rockstar internazionali come Santana, Sting o attori come John Malkovich.
Ma Cividale del Friuli non è solo arte e cultura. Siamo nel cuore dei Colli Orientali e gli appassionati di enogastronomia possono fare un tour delle cantine per una degustazione dei migliori vini bianchi e rossi. Oppure fermarsi in una delle numerose frasche o agriturismi per assaggiare il frico o il salame con l’aceto e magari finire in bellezza con la gubana il dolce tipico di Cividale e delle valli del Natisone.