Il 2 novembre in alcune zone del Puglia si usa cucinare u Cicc Cuòtt, ovvero il Grano cotto, o grano dei morti, condito con cioccolato fondente, melograno, noci e vincotto.
L’antica tradizione risale al rito cristiano di consumare il grano bollito benedetto durante la funzione religiosa. Nonostante il nome potrebbe far pensare a qualcosa di triste, consumare questo dolce così speciale è in realtà un inno alla vita.
Gli ingredienti alla base di questa ricetta sono grano e melograno, simboli del ciclo vitale continuo. Sin dai tempi antichi venivano riposti nelle tombe dei morti per assicurare nutrimento e speranza di resurrezione.
Ma come si prepara u Cicc Cuòtt?
Grano cotto con melograno, cioccolata, vincotto e noci
Ingredienti
- 250 gr Grano tenero (varietà Bianchetta)
- 300 gr di Noci sgusciate
- 250 gr di Cioccolato Fondente
- q.b. Chicchi di Melograno
- q.b Vincotto
Istruzioni
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Selezionate il grano eliminando i chicchi vuoti o leggermente rovinati.
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Lavate accuratamente il grano in acqua fredda e mettetelo in una casseruola con almeno tre volte il livello dell'acqua rispetto al grano.
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Fate cuoce per 25-30 minuti a partire dall'ebollizione.
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Una volta passati i 25/30 minuti chiudete con il coperchio e lasciate riposare il grano per almeno 2h e 30 minuti, senza mai alzare il coperchio, ne rimestare.
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Passate le 2h e 30 minuti scolate il grano in un colapasta e lasciatelo sgocciolare completamente fino a quando si raffredda.
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Adesso è pronto per essere condito a vostro piacimento
Note
La tradizione foggiana lo vuole condito con chicchi di Melograno, cioccolato fondente ( o a latte) a scaglie, gherigli di noci tagliati grossolanamente e vincotto.
Si può anche aggiungere il cedro o l'arancia candita tagliati a dadini.
Se posso darvi un consiglio, conservate il grano cotto in frigorifero condito con melograno, noci e cioccolato. Solo quando dovrete servirlo aggiungete il vincotto seguendo il vostro gusto.
Provatelo a rifare seguendo i nostri consigli. Per noi è una ricetta del cuore, perché lo preparano ogni anno (ancora oggi) la nostra mamma e la nostra nonna.