Si può vedere la stessa città in mille modi diversi? Si, basta saper cogliere ogni sfumatura che ci regala, le piccole differenze che ogni stagione porta con se: la luce del sole che cambia, il vento che soffia da una direzione differente, il mare che da placido si agita. Monopoli.
Menòpele, cosi la chiamano i suoi cittadini in dialetto, è uno dei porti più attivi e popolosi della regione. Il suo centro storico: vivo, caratteristico e speciale, è colmo di locali, street food, B&B e piccole botteghe. Il clima, in questa città, è quello tipico del mediterraneo con estate secche e calde, inverni miti ed umidi. Non nevica quasi mai, ma quando accede tutto ha una luce diversa, un manto bianco si poggia sugli scogli, la neve imbianca le calette e rende la piazza un luogo magico.
Le origini di questa città sono antiche in quanto è nata come poderosa fortezza messapica situata al confine della Peucezia. Le mura messapiche, molto probabilmente, cingevano l’intera penisola e oggi, dalla cala della Porta Vecchia sino a sotto il Castello di Carlo V, sono ancora visibili i suoi resti. Caratteristico è il bastione di Santa Maria, un posto speciale ove scattare foto indimenticabili. Dell’epoca romana, invece, resta solo la porta fortificata inglobata nel castello e alcune tombe ipogee.
La città, che si specchia sull’Adriatico, ha 99 contrade che si espandono lungo un territorio pianeggiante che è ben visibile dalla Loggia di Pilato, una terrazza naturale situata sulla strada che congiunge la contrada alla Selva di Fasano. Novantanove contrade tra cui il Capitolo, fulcro della movida monopolitana con le sue discoteche in riva al mare, le spiagge immense con acqua cristallina, i ristoranti di lusso e le strutture alberghiere da mille e una notte.
Si, perchè Monopoli vista camminando tra le strade con struttura a scacchiera che circondano la piazza ha un fascino tutto suo però, scoprirla dal mare è decisamente un’altra storia. Quindi, almeno una volta nella vita, vale la pena vederla proprio da questa prospettiva, a bordo di un gozzo o di un caicco con il vento che accarezza il viso ed il profumo dell’acqua che sfiora le mani ad ogni onda che si alza.
La città ha poi un’altra caratteristica: la presenza di ben 19 calette, alcune ancora allo stato primordiale e altre situate praticamente ad un ad un passo dalle case. Ed è qui che entra in scena il Castello di Santo Stefano, un importante fortificazione costiera costruita, nel 1089, da Goffredo, conte di Conversano. Il Castello sorge su una sorta di penisolette che , ad ambo i lati, ha due insenature che formano due piccole cale o porticcioli naturali, ovvero: lido Santo Stefano e Porto Ghiacciolo, meta turistica per eccellenza e set cinematografici di telefilm tanto amati come: un medico in famiglia o braccialetti rossi.
Altro Castello particolare è quello presente nel centro storico, il summenzionato Castello di Carlo V facente parte del sistema di fortificazione costiere e oggi sede di mostre importanti. Il Castello ha una forma pentagonale tipica dei fortilizi cinquecenteschi con un sotterraneo incorporato ove è presente un’antica chiesa detta di San Nicola della Pinna. Da alcuni lustri, sul muro che si affaccia sul piccolo porto, è presente un bassorilievo simbolo dell’eroicità di alcuni cittadini che, nell’agosto del 1971, salvarono i passeggeri della Heleanna da un sinistro spaventoso che costò la vita a 25 persone di nazionalità italiana, greca e francese.
Tra le tante chiese da ammirare vi sono senz’altro: San Francesco d’Assisi, San Felice, San Domenico, San Leonardo, Santa Maria Amalfitana, Cristo delle Zolle, diverse chiese rupestri particolari e il Purgatorio, ove sono ancora visibili i resti di alcuni confratelli che subirono un antico processo di mummificazione naturale. Però, tra le tante chiese, vi è una che splende più di tutte: la Cattedrale. La prima chiesa fu edificata su un antico tempio pagano dedicato a San Mercurio ma, nel 1107, venne distrutta su volere del Vescovo Romualdo al fine di costruirne una più grande. Dalla voglia di rinnovare questa chiese nasce la storia dell’approdo della santa Patrona in questa città. Difatti, la Madonna della Madia, pare essere giusta a Monopoli proprio quando questa chiesa aveva bisogno di alcune assi in legno per ultimare la sua costruzione. Le assi, secondo la leggenda, arrivarono dal mare assieme ad un quadro speciale: quello della Santa Maria. Da qui l’esigenza, due volte l’anno, di rivivere quel momento attraverso una grande festa ove la protagonista e proprio lei. Per questa ragione tra le sagre e le ricorrenze più significative vi è la rievocazione storica dell’approdo che viene effettuata la notte tra il 15 e il 16 dicembre di ogni anno. E quella , più turistica, del mese di agosto seguita da un fuoco d’artificio spettacolare, una processione tanto sentita e una gigantesca festa ove partecipa tutta la città, gli abitanti delle zone limitrofe ed i turisti.
Monopoli , però, non è solo una città di mare e storia. Monopoli è anche tanta terra, radici ben salde, Masserie fortificate dalla bellezza incantevole, antichi casali, trulli di campagna, il giardino botanico di lama degli Ulivi, la casa delle Farfalle o il giardino Floro-faunistico. Monopoli è anche la sua cucina tipica: le orecchiette di semola di grano duro, il cjambotto (ovvero la zuppa di pesce), l’ingrapiata di fave e cicorie, la cialledda , le pettole, le cartellate ed u cherrocl. Infine Monopoli è anche i suoi alberi di ulivi secolari e tante primizie favolose che mette in tavola.
Ogni città ha mille volti da mostrare, sta a noi vivere il viaggio attraverso quello che ci colpisce di più!