L’arcipelago delle Phi Phi Island è formato da 6 isole, caratterizzate da altissime scogliere e rocce calcaree. Ko Phi Phi Don e Ko Phi Phi Leh sono le due principali, splendide isole ad una quarantina di chilometri da Krabi e da Phuket, raggiungibili in traghetto.  Un autentico paradiso, dove si può nuotare in un mare azzurro, fare baldoria tutta la notte in spiaggia oppure rilassarsi facendo snorkeling tra i pesci imperatore.

Con le sue magnifiche e sinuose spiagge di sabbia dorata e la sua lussureggiante vegetazione tropicale, Phi Phi è diventata di diritto la meta per eccellenza della costa del mar delle Andamane.

Ko Phi Phi Don

E’ l’unica isola abitata dell’arcipelago e in realtà è formata da due isole, unite tra di loro da un sottile istmo ai lati del quale si stendono le straordinarie spiagge di Ao Ton Sai e Ao Lon Dalam.

In mezzo, il centro di Tonsai, vivace paesino, totalmente senza auto, con schiere di pensioni economiche, ristoranti, locali notturni, centri massaggi e negozietti. La zona vicino al paese è la più popolata e la più caotica, animata di giorno e di notte, in un viavai continuo tra le viuzze che dal porto conducono verso l’interno.

La costa orientale dell’isola, più remota, è completamente diversa con sensazionali lingue di sabbia bianchissima e spiagge dall’atmosfera molto più tranquilla. Le lunghe e languide baie di Hat Laem Thong e Ao Lo Bakao, nella parte più settentrionale dell’isola, sono riservate al resort più esclusivi, mentre quelle  di Hat Phak Nam e di Hat Rantee, più piccole, ospitano complessi di bungalow dai prezzi più abbordabili.

Phi Phi viewpoint

Dal villaggio di Tonsai basta seguire le indicazioni per la strada che punta verso nord-est:  la faticosa salita fino al punto panoramico di Phi Phi è una passeggiata di una mezz’ora lunga centinaia di gradini e attraverso sentieri stretti, ma offre un’esperienza veramente gratificante. La vista della cima è magnifica, con la lussureggiante vegetazione delle colline di Phi phi  che si offre in tutto il suo splendore. Da qui, attraversando la giungla oltre la collina, si raggiungono le tranquille spiagge della costa est. Non dimenticate scarpe comode e acqua in abbondanza, l’umidità in mezzo alla giungla è veramente alta e l’unico bar è in cima al viewpoint.

Hat phak Nam

Splendida spiaggia di sabbia bianca che si estende lungo la stessa baia in cui sorge un piccolo villaggio di pescatori. Per arrivarci si può noleggiare una long tail boat in paese, oppure fare una passeggiata di un’ora sotto il sole attraversando la giungla.  

Ko Phi Phi Leh

La frastagliata Phi Phi Leh è la più piccola delle due isole ed è protetta su tutti lati dalle scogliere. E’ diventata una sorta di luogo di pellegrinaggio da quando Leonardo Di Caprio ha girato il film The Beach, versione cinematografica del romanzo di Alex Garland “L’ultima spiaggia”.  Le acque questa linea ce l’hanno una barriera corallina pullulante di vita marina è molto frequentata dagli appassionati di snorkeling, che raggiungono l’isola con gite in giornata.

Nell’isola non ci sono strutture ricettive e quasi tutti visitatori la raggiungono con una delle escursione in giornata o con le crociere al tramonto, che partono da Phi Phi Don.

Viking cave

All’estremità nord orientale dell’isola di Phi Phi Leh, la Viking Cave è un importante luogo di raccolta dei pregiatissimi nidi delle rondini, ingrediente principale della rinomata zuppa cinese. Questa grotta prende il nome da un’errata interpretazione dei graffiti che si trovano al suo interno: quella che potrebbe assomigliare ad una nave vichinga è in realtà una giunca cinese, disegnata 400 anni fa da pescatori cinesi di passaggio nella zona. Non è possibile l’ingresso all’interno della grotta, ma quasi tutti i tour in barca rallentano in modo da permetterne la visuale.

Maya bay o Ao Maya

Delimitata da spettacolari scogliere ricche di vegetazione lussureggiante, la maestosa Maya Bay si trova sulla costa occidentale. Resa celebre dal famoso film The beach, attualmente è chiusa al pubblico per permettere all’ecosistema di ripristinarsi. Tutti i tour permettono la sosta fuori dall’area chiusa, per poter fare un bagno e nuotare con i pesci della barriera corallina.

Monkey beach

Si trova nel nord-ovest di Loh Dalam Bay. Questa spiaggia è la casa di centinaia di scimmie, per nulla timide, che sono in attesa dell’arrivo di turisti per poter racimolare qualche banana.

Consigli utili:

  • Da Bangkok si arriva a Phi phi Island con un volo su Krabi o su Phuket e da qui con il traghetto. Il porto è a Tonsai, troverete qui le long boat che vi condurranno in albergo se lontano dal villaggio, o i facchini che vi condurranno in paese.
  • Io  ho alloggiato al Relax Beach Resort, 47 bungalow in stile thailandese con pavimenti di legno, tetti di paglia, immerso in una giungla lussureggiante. Unico resort nella baia, perfetto per le famiglie, ha un buon ristorante di cucina thailandese e internazionale. Se amate la vita mondana non fa per voi (i collegamenti per il paese sono soltanto a ore predeterminate e non dopo il tramonto). Gli unici modi per arrivare in paese sono il giro in long boat e la passeggiata attraverso la giungla, passando per il viewpoint. Vi aspettano relax, incredibile gentilezza, albe mozzafiato e cibo ottimo.
  • In paese ci sono diverse agenzie che organizzano escursioni nelle spiagge più famose, e comunque tutti gli alberghi vi sapranno consigliare al meglio.
  • Il periodo migliore per il clima è quello libero dai monsoni, che va da novembre ad aprile.

Phi Phi Don non è comodissima da raggiungere, da Bangkok il viaggio dura diverse ore, ma vi assicuro che ne varrà assolutamente la pena. I colori incantevoli, la squisitezza della gente del posto, la natura lussureggiante…
Tornerete con gli occhi pieni di bellezza e rilassati come non mai!

 

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