Frappe, crostoli, cenci, bugie, galani… tanti nomi per indicare un’unica preparazione: le chiacchiere di carnevale. Ovvero delle sottilissime e croccanti sfoglie di pasta fritte e ricoperte di zucchero a velo, tipiche del periodo di carnevale.
Come molti altri dolci di carnevale, anche le chiacchiere sono e devono essere rigorosamente fritte, anche se non mancano le versioni più “dietetiche”, al forno.
In verità, come sempre, una buona frittura, se ben fatta, non è da demonizzare. Con questa ricetta imparerete a realizzare delle chiacchiere perfette, leggere, croccanti e asciutte.
Di base, la ricetta delle chiacchiere è molto semplice e sempre la stessa: farina, uova, zucchero e un liquore per profumare l’impasto. Quella che vi lascio qui però è la ricetta di un maestro della pasticceria italiana, ovvero Iginio Massari, che ha sostituito la classica farina 00 dell’impasto con della manitoba.
Ed è proprio questo il segreto di queste chiacchiere. La manitoba, infatti, essendo ricca di proteine, si gonfia tantissimo in cottura e assorbe poco olio, rendendo il fritto leggero e asciutto.
L’altro segreto sta nel riposo dell’impasto. Grazie al riposo – che può durare anche tutta la notte, anzi, sarebbe l’ideale – la maglia glutinica si distende e sarà più semplice e agevole tirare la pasta prima di friggerla.
Insomma, come capita spesso, anche nelle ricette della tradizione più semplici, quando c’è lo zampino di un grande maestro come Massari, il risultato è sempre perfetto!
Ricetta di Iginio Massari tratta dal blog La mamma cuocò
Unite nella ciotola della planetaria o su un piano di lavoro le farine, lo zucchero e il pizzico di sale. Fate la fontana al centro e unite la scorza del limone grattugiata, il burro fuso e freddo, le uova e il marsala.
Iniziate a lavorare il composto - con la foglia se usate la planetaria o con una forchetta se impastate a mano. Lavoratelo fino a ottenere un panetto liscio e uniforme. Se dovesse essere secco, aggiungete un altro goccio di marsala. Formate una palla, coprite con pellicola e fate riposare in luogo fresco per almeno un'ora o anche più (maggiore sarà il riposo, migliore sarà il risultato finale).
Riprendete il panetto e tirate delle sfoglie sottilissime. Vi consiglio di utilizzare la macchina per la pasta e di tirare la pasta allo spessore minimo possibile (a 1), perché più le chiacchiere saranno sottili più diventeranno leggere e croccanti, una volta cotte.
Una volta tirate le sfoglie, con una rotella tagliapasta ricavate dei rettangoli e praticate un taglietto al centro (questo impedirà alla chiacchiera di diventare un'unica enorme bolla, in cottura).
Scaldate l'olio in una casseruola capiente. Quando sarà arrivato a temperatura (circa 170 gradi) iniziate a friggere le chiacchiere 4-5 alla volta. Non appena si gonfieranno e saranno leggermente dorate, giratele con l'aiuto di due forchette e fatele dorare anche dall'altro lato. Ci vorranno pochissimi minuti. Non cuocetele troppo o diventeranno dure e secche.
Scolate le chiacchiere su un vassoio con carta assorbente e fate raffreddare leggermente. Quindi trasferitele in un piatto e spolverizzatele con abbondante zucchero a velo.
Procedete allo stesso modo fino a esaurimento dell'impasto.
E da voi come si chiamano questi dolci tipici di carnevale? E che ricetta usate per prepararli?
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