Una predilezione per i viaggi on the road l’abbiamo sempre avuta, ci piace muoverci e cambiare punto di osservazione continuamente e così pur non avendo mai moltissimi giorni a disposizione per le tanto agognate ferie, difficilmente restiamo stanziali in un luogo, spiaggiandoci senza fare altro. Idealmente ci piacerebbe, ma poi ci sembrerebbe un vero peccato non visitare il territorio nuovo.
Questa volta vi racconto le nostre vacanze tra Loira e Bretagna, non tutta ovviamente, ma sicuramente un assaggio sufficiente per farvi venire voglia di partire.
Dunque, partenza in auto da Milano, eh si i chilometri da macinare sono molti, di conseguenza decidiamo di fare tappa nel bel mezzo della Loira, un paio di notti in un delizioso mulino trasformato in B&B sperduto in campagna e qualche castello da visitare non possono mancare.
Arriviamo al tramonto al castello di Chambord, ci accoglie avvolto da una luce dorata, ormai è chiuso e ci accontentiamo di vederlo dall’esterno e di ammirarlo seduti in uno di quei piccoli ristorantini che si trovano nei pressi, degustando i primi paté della vacanza.Visitiamo il castello di Chenoncheaux e i suoi giardini, non manchiamo una tappa a Blois, perdendoci tra le suggestive vie del centro storico.
Si riparte in direzione Vannes, una bella cittadina che si affaccia sul golfo di Morbhian, il clima quasi mediterraneo dato dal golfo costellato da più di 40 isolette che proteggono la città dal classico clima più capriccioso e mutevole dell’oceano, fanno di Vannes una ridente località turistica, in cui passeggiare per le vie del centro storico o godere degli innumerevoli battelli che girano per tutto il golfo, fermandosi sulle isolette dove si può pranzare e semplicemente rilassarsi sulle spiaggette.
In tutta la Bretagna, oltre ai classici hotels o B&B è possibile soggiornare in deliziose chambre d’hotes (si trovano tramite l’ufficio turistico, tramite internet anche solo digitando la zona con google maps appaiono tutte le varie possibili camere in affitto) e a Vannes ne troviamo una tra le più carine di tutta la vacanza, una casa accogliente tenuta da un bretone d’hoc che ci coccola con colazioni favolose e una piscina coperta che ci rigenera dopo le lunghe giornate in giro per la zona. Dopo qualche giorno decidiamo di partire alla volta di Pointe Du Raz, un promontorio sulla costa selvaggia, considerato il punto più a ovest della Francia, il panorama e le ripide scogliere sono state nominate dai più celebrati autori francesi quali Gustave Flaubert e Victor Hugo.
In serata facciamo tappa nella zona di Camaret, giusto per dormire e proseguire il viaggio il giorno successivo.
Il nostro obiettivo è arrivare a Saint Malo, durante la strada ci fermiamo in deliziosi borghi, acquistiamo in una delle molteplici boulangerie un paio di quiche da gustarci durante il viaggio e iniziamo ad ammirare la costa che presenta la tipica conformazione data dal grande movimento delle maree che caratterizza questa zona. Fermandoci a soggiornare un paio di giorni nella zona di Sainte Marine, dove ammiriamo ampie spiagge, fari suggestivi e fiori a profusione.
Giungiamo finalmente a Saint Malo e veniamo subito accolti dalle imponenti mura che la fortificano, qui la marea fa il suo gioco e può raggiungere fino a 10 metri di dislivello in poche ore, di conseguenza una delle massime attrazioni (oltre alla visita dei canonici musei) è quella di fare il giro completo dei bastioni ammirando dall’alto l’oceano che si ritira o viceversa che pian piano allaga tutto il circondario.
Quando l’acqua si ritira è possibile fare lunghe passeggiate fino al Fort National e sull’isolotto roccioso in cui vi è la tomba dello scrittore Chateubriand oppure per i più arditi e calorosi fare il bagno nella piscina formata da acqua oceanica protetta da una barriera che non le permette di ritirarsi, mi raccomando occhio agli orari della marea per evitare di rimanere intrappolati sulle isolette circostanti.
Qui gli amanti della vela troveranno pane per i loro denti e non solo loro in quanto nelle vie interne alle mura è pieno di locali in cui gustare ostriche e frutti di mare. Moltissimi B&B e Hotels graziosissimi accolgono i turisti principalmente francesi o dell’Europa del nord e fatevi coccolare come è capitato a noi con un petit déjeuner che ricorderemo a lungo ed entrerà nelle nostre personali “classifiche”.
Prelibatezze varie come lo yogurt locale, una torta di sfoglia dolce e una degustazione di burro, tra cui quello salato, uno delicato alla vaniglia e uno con una leggera punta di pimiento piccantino, che spalmato sul pane fragrante e tiepido era a dir poco da svenimento.
Tra i dolci da forno che ci hanno servito c’era il Far, tipico dolce della regione, che viene venduto anche in tutte le boulagerie, e che si può gustare sia tiepido che freddo.
Prelibatezze varie come lo yogurt locale, una torta di sfoglia dolce e una degustazione di burro, tra cui quello salato, uno delicato alla vaniglia e uno con una leggera punta di pimiento piccantino, che spalmato sul pane fragrante e tiepido era a dir poco da svenimento.
Tra i dolci da forno che ci hanno servito c’era il Far, tipico dolce della regione, che viene venduto anche in tutte le boulagerie, e che si può gustare sia tiepido che freddo.
Posso definire Saint Malo come una vera perla nelle coste Bretoni, antico covo di pirati merita una tappa di qualche giorno per godere appieno delle onde dell’oceano quando si infrange sui bastioni che riempiono di sale l’aria, del cielo in continua evoluzione sui tetti delle austere case medievali.
Per maggiori informazioni: sito ufficiale della Bretagna